Requisiti

  1. Brevetto di I Livello (ESA Open Water Diver o equivalente; oppure ESA Junior Open Water Diver o equivalente)
  2. Macchina fotografica subacquea personale
  3. Certificato medico sportivo per attività subacquea non agonistica in corso di validità

Caratteristiche

  1. Conseguimento del brevetto ESA Photo Diver
  2. Approfondimento delle conoscenze sulla fotografia subacquea
  3. Attrezzatura per il corso fornita da L’Uomo e il Mare

Prezzo

  • 200
  • 170 ridotto per soci

Descrizione

  • 4 unità teoriche
  • 1 laboratorio sulla gestione dell’attrezzatura fotografica subacquea
  • 2 uscite in acque libere

Sott’acqua la fotografia si avvale degli stessi principi e delle stesse attrezzature che si usano a terra: quello che cambia è l’ambiente. Cambia soprattutto il mezzo attraverso il quale passa la luce: l’acqua. L’acqua è 800 volte più densa dell’aria ed è un filtro naturale alla penetrazione della luce, sia in senso verticale (profondità) sia in senso orizzontale. La maggiore densità comporta anche una pressione ambiente molto elevata, per questo le attrezzature fotografiche che si usano sott’acqua oltre ad essere impermeabili devono essere in grado di rimanere integre e assicurare la tenuta stagna anche a pressioni da due a cinque volte superiori a quella dell’ambiente aereo (rimanendo nei limiti dell’attività subacquea ricreativa). Queste differenze sostanziali condizionano la fotografia come tutte le altre attività che si svolgono sott’acqua, ma non influenzano il fascino e la possibilità di catturare immagini. Fare fotografia vuol dire tante cose: può significare semplicemente la realizzazione del desiderio di portare a casa un ricordo di sé o degli amici durante una vacanza. Può essere un modo per dare sfogo alla proprie aspirazioni estetiche, come libera forma espressiva. Può servire a descrivere la natura di un ambiente o la vita degli organismi che lo popolano. Può essere un supporto importante alla ricerca scientifica.

Qualunque sia lo scopo di chi si avvicina alla fotografia subacquea prima della tecnica fotografica in senso stretto, prima della familiarità con le attrezzature, ci sono due aspetti da considerare per un approccio non solo corretto ma, soprattutto, più produttivo. Il primo è che per fare buone fotografie è necessario un buon controllo del proprio corpo, della propria galleggiabilità e del proprio assetto in acqua. Questo non vuol dire che chi è alle prime armi deve attendere chissà quanto tempo per cimentarsi in questa affascinante attività, significa invece che parte integrante dell’apprendimento è anche il miglioramento delle proprie tecniche subacquee e del controllo della propria posizione in acqua. A volte proprio la pratica della fotografia subacquea sin da subito aiuta a migliorare sensibilmente le proprie tecniche, a patto che tutto si svolga a poca profondità e in ambienti controllati. In secondo luogo, per fare buone fotografie, è necessario conoscere quello che si incontra e, meglio ancora, sapere dove trovare quello che si cerca. Si dice che è più facile fare un bravo fotografo subacqueo da un bravo subacqueo piuttosto che da un bravissimo fotografo “terrestre” che mal si governa sott’acqua. Ed è vero. Ovviamente per la fotografia subacquea valgono le considerazioni e i principi su cui si basa tutta la fotografia in generale. La fotografia è uno dei tanti modi che abbiamo a disposizione per rappresentare la realtà e, comunque lo facciamo, il risultato non è oggettivo. La fotografia è soggettività, sia perché ognuno di noi guardando dentro un mirino cerca e vede un’inquadratura diversa, sia perché lo strumento stesso implica una visione molto diversa, da quella che semplicemente vediamo con i nostri occhi. Questo è ancora più vero sott’acqua, dove i limiti posti dall’ambiente costringono all’uso di un parco limitato di attrezzature e, soprattutto, ad usare quello che si ha in mano al momento. E sembra una legge inoppugnabile quella che l’obiettivo che abbiamo a disposizione non è mai quello che avremmo bisogno di avere. Così capiterà di avere la macchina adatta a fotografare minuscoli nudibranchi quando a mezz’acqua arriverà nuotando un pesce luna, oppure di avere un obiettivo grandangolare quando un piccolo cavalluccio marino farà la sua comparsa sulla scena. Tutto questo fa parte del gioco, che però vale la pena di essere giocato fino in fondo. Con l’augurio di buona luce e acque limpide.

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