Diario di Viaggio – Marettimo, 28 Maggio/4 Giugno 2017

(dI STEFANO BECO)

Marettimo… un attimo!

Ma dov’è? Questa è la domanda più frequente che mi sono sentito porre in questi giorni!
Ma la risposta non è solo dove (che lasciamo al lettore scoprire! Internet aiutaci tu! 😂), ma soprattutto COM’è!
Solo due parole: una meraviglia!


Soprattutto a fine Maggio, periodo scelto da quel manipolo di eroi marini “diversamente giovani” de “L’Uomo e il Mare” che hanno deciso against all odds che questa settimana blu s’aveva comunque da fare!
E quindi, una volta spediti armi e bagagli (aspetto non trascurabile, che ci ha permesso di godere ancora meglio la vacanza, grazie al diving “Voglia di Mare”!), ci siamo ritrovati in men che non si dica su un’isola incantevole, in un momento dell’anno dove si incontrano più cani e montanari che subacquei!
Ma soprattutto, in un posto dove, pur non fregandogliene niente a nessuno, ti mettono a disposizione un bar per farti vedere in diretta l’epilogo della Puponiade (vero Gianni & co? 😉).

… sono cose che càpitano per un Capitàno…
… sono cose che càpitano per un Capitàno…
10!
10!

Al punto che stavamo per perdere quella che sarebbe stata la prima vera immersione della vacanza: quella nella cucina siciliana D.O.C. del Carrubo! 3 (antipasti), 2 (primi), 1 (secondo)… via! Sin dalla prima sera abbiamo capito che il vero obiettivo della vacanza sarebbe stato quello di appagare la nostra “curiosità gastronomica”, e le immersioni in mare sarebbero solamente state un modo per ingannare il tempo tra un pasto e l’altro!

Attorno ad un tavolo da mattina…
Attorno ad un tavolo da mattina…

 

… a sera!
… a sera!

Già, ma cosa abbiamo visto sott’acqua durante gli “intervalli”?
Intanto, siamo stati accompagnati in modo professionale ed impeccabile dagli amici di “Voglia di Mare”, sempre sul sito giusto al momento giusto (incluse le location per il pranzo, che conciliavano anche il riposo!).

 

Ristorante con vista sul mare!
Ristorante con vista sul mare!
.. ma anche sui monti!
.. ma anche sui monti!

 

Affaccio dal nostro tavolo!
Affaccio dal nostro tavolo!

 

Affaccio… seee, bonanotte!
Affaccio… seee, bonanotte!

Non dimentichiamo che due di noi erano anche “sotto esame”, uno per l’Advanced ed uno per il Deep: lo stress in barca era palpabile e la tensione addensava l’aria, che si tagliava a fette…

 

… questo è un riposino veramente “Advanced”!
… questo è un riposino veramente “Advanced”!

 

.. questo invece è un sonno “Deep”!
.. questo invece è un sonno “Deep”!
… didatticamente parlando, dove non arriva l’”Advanced”, arriva il “Deep”!
… didatticamente parlando, dove non arriva l’”Advanced”, arriva il “Deep”!

Provo a fare una personalissima Top 3 delle nostre immersioni.

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Scoglio esterno di Punta Bassana (punto d’immersione n. 2 nella mappa, profondità max. 39 m)

Una bellissima immersione, dove anche la navigazione necessaria per spostarsi dall’ancoraggio ridossato alla Punta Bassana fino allo scoglio esterno è piacevole e piena di sorprese, tra cui una colonia di Claveline Gialle piene di uova pronte per essere “sparate” all’esterno ed essere fecondate.

E poi, una volta arrivati, si viene accolti da una “prateria” di Gorgonie Rosse ed una moltitudine di Aragoste che ti passa la voglia!

Poi, basta guardare sotto le tettoie, e vai con Murene e Musdee!

Insomma, fonda (un bell’esercizio per i Deep!), ma ne vale davvero la pena, ovviamente fatta in estrema sicurezza e con tutti i margini del caso!

La Cattedrale (punto d’immersione n. 2 nella mappa, profondità max. 27 m)

Spettacolare! Si passa in fila indiana attraverso una serie di ambienti ampi contornati da stalattiti, stalagmiti e colonne che davvero creano la suggestione di una Cattedrale. Il tutto sugellato dalla presenza nell’ultima sala di una stalagmite del tutto naturale ma che sembra davvero una Madonnina scolpita dall’uomo!

Ed una volta che ci si è, diciamo così, “assuefatti” a cotanta bellezza, ecco che la Natura ancora ti stupisce, con una serie di forme di vita “da grotta” che si mimetizzano davvero bene, come l’Umbracolo Mediterraneo, ma anche “in transito”, come la Cicala di Mare.

Una suggestione ulteriore è data dal chiudere la fila e “guidare come un pazzo a fari spenti nella notte”, ossia godere della luce delle torce dei compagni di immersione, tenendo la propria spenta… affascinante ciò che vedi e le sensazioni che provi!

Inoltre, come in tutte le grotte, dove all’ingresso devi avere “coraggio, lasciare tutto indietro e andare”, sai già che “per quanta strada ancora c’è da fare, amerai il finale”! Infatti, i giochi di luce che si possono ammirare all’uscita della Cattedrale sono davvero suggestivi, così come fermarsi in risalita a vedere le tue bolle, quelle che hai lasciato in grotta, che piano piano trovano la loro strada attraverso la roccia e risalgono.

Mi piace riportare un ultimo piccolo particolare di questa immersione: una Medusa che, avvinghiata ad una foglia di Poseidonia, stava in corrente a prendere “il fresco”!

Orlata di Cala Bianca aka Barracuda Point (punto d’immersione n. 16 nella mappa, profondità max. 40 m)

…alla faccia della corrente! Per carità, ce l’abbiamo fatta perché siamo “gajardi e tosti”, ma che fatica!

Poi, come spesso capita, una volta che ci siamo trovati una decina di metri sotto, l’effetto corrente è stato decisamente meno pesante, ma il passaggio da poppa alla catena dell’ancora in prua e la discesa in catena e viceversa all’uscita (il tutto rigorosamente attaccati alla catena in discesa e salita e ad una cima che correva lungo la paratia di dritta della barca in superfice!) è stato impegnativo.

L’immersione comunque ci ha dato soddisfazione, visto che “come da programma” un bel branco di Barracuda ci aspettava sul sommo dell’orlata; non ci siamo minimamente spinti oltre quota 23 metri, non c’erano le condizioni necessarie per farlo in sicurezza. Anche perché, oltre ai Barracuda, abbiamo poi goduto di Murene ed altre amenità varie, tra cui un Vermocane con i suoi tanto curiosi quanto pericolosi ciuffetti di spine bianche, facendoci cullare nel tragitto di ritorno da una dolce correntina che ci ha permesso di recuperare le forze necessarie per affrontare la risalita.

L’ultima emozione ci è stata data da una “esercitazione pratica di Rescue”: mentre eravamo ovviamente in catena, cercando di resistere con il minore sforzo possibile alla corrente, una cintura si è allentata. E qui il sistema di coppia (ma pure tris e poker! J) ed il pronto intervento di Claudio ha fatto ‘sì che non ci fossero problemi a terminare l’immersione in sicurezza!

Per concludere, la mia pagella:

  • Località: 9, per marittimi, montanari e per chi cerca un po’ di relax ma anche con un guizzo di cultura
  • Diving: 10, davvero giusto, Marcello ed Andrea impagabili.
  • Ristorante: 9 e 1/2… non è 10 perché siamo ingrassati troppo 😂!
  • Organizzazione: 9 e 5 (!). 9, perché ci mancava solo che Claudio (con la deliziosa “Stefyanka”!) e Gianni ci prendessero in braccio e ci facessero le coccole la sera! 5, perché “Stefyanka” a volte ci scambiava le pillole la mattina, con risultati imprevedibili, anche su se stessa! 😂
  • Compagnia: 10 con lode e bacio accademico (di “Stefyanka”, ovviamente, mica di quei brutti omaccioni irsuti!).

Penso di poter parlare a nome di tutti: siamo stati benissimo! Alcuni di noi quasi non si conoscevano, eppure lo spirito positivo de “L’Uomo e il Mare” ci ha contagiato, abbiamo spontaneamente creato un gruppo unico, e ci siamo anche dati un nome che è tutto un programma e che ben ci rappresenta: gli Amici dei Prostacei (feat. “Stefyanka”, la nostra badante preferita!).

DA RIPETERE!

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